Catalogue of the Library of Piero Sraffa, Torino, 2014

Edited, with an introduction, notes, and indexes, by Giancarlo de Vivo, and an essay on Piero Sraffa and his books, by Luigi L. Pasinetti, Fondazione Raffaele Mattioli per la storia del pensiero economico and Fondazione Luigi Einaudi onlus, Milano-Torino, 2014

Il Catalogo descrive il patrimonio della Biblioteca di Piero Sraffa, conservata presso la Wren Library del Trinity College dell’Università di Cambridge. La collezione è formata da circa settemila opere, raccolte dall’economista sin dalla sua giovane età fino ai settant’anni. Avviata sotto l’influenza del padre, Angelo Sraffa, e di Luigi Einaudi, si avvalse nel tempo del confronto con altre eminenti ʻcollezionistiʼ, tra cui John Maynard Keynes e Raffaele Mattioli, al quale Sraffa fu legato da profonda stima ed amicizia. Accanto ai volumi di economia politica delle principali scuole di pensiero economico, che rappresentano la maggior parte della collezione, si trovano anche libri sui temi della superstizione, del controllo delle nascite e della fisica atomica. Il Catalogo è introdotto da Giancarlo de Vivo, che ha curato anche le note e gli indici, e da un saggio di Luigi L. Pasinetti intitolato Piero Sraffa and his books.

Il Tableau Économique di François Quesnay, Milano, 2009

Riproduzione fotografica dell’esemplare conservato nella Biblioteca della Fondazione Mattioli per la storia del pensiero economico, con saggi di Vieri Becagli, Giorgio Gilibert e Luigi Pasinetti, a cura e con introduzione di Giancarlo De Vivo, Fondazione Raffaele Mattioli per la Storia del pensiero economico, Milano, 2009.

Il volume pubblica (con modifiche e integrazioni) il testo degli interventi al seminario presso la Fondazione Mattioli il 9 ottobre 2002 in occasione dell’accessione alla Biblioteca Mattioli di uno dei tre esemplari esistenti dell’edizione originale del Tableau Économique di François Quesnay.

Catalogo della biblioteca, a cura di Carlo Tremolada, Milano, 2006

Il Catalogo descrive gli oltre tremila volumi e ottocento opuscoli presenti nella Biblioteca di Economia di Raffaele Mattioli al 2006. La Biblioteca fu ‘costruita’ dal banchiere durante l’intero arco della sua esistenza, avvalendosi anche del confronto con personalità di eccezione, quali ad esempio Luigi Einaudi, l’economista ed amico Piero Sraffa e il maestro Benedetto Croce. Il patrimonio spazia dalle origini del pensiero economico, con i più significativi trattati dell’età moderna, alle principali scuole della scienza economica dell’Ottocento e del primo Novecento fino alle teorie keynesiane e postkeynesiane. Il patrimonio originario è stato poi incrementato dal figlio Maurizio, con acquisizioni di prime edizioni di assoluto rilievo, tra cui uno dei tre esemplari esistenti dell’edizione originale del Tableau Économique di François Quesnay. Ad introdurre il catalogo il saggio di Alberto Vigevani, uno dei “librai di riferimentoˮ del banchiere, intitolato Raffaele Mattioli e i libri.

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Giorgio Panizza-Barbara Costa, L’Archivio Verri. Parte seconda. La «Raccolta Verriana», Milano, 2000

Il volume presenta l’esito della prosecuzione dello studio e del riordino della parte dell’Archivio Verri denominata «Raccolta Verriana», nella quale sono conservati i manoscritti e le carte personali dei più importanti esponenti della famiglia: Pietro, Alessandro, il padre Gabriele e lo zio Antonio. Come per il precedente volume, sono ricostruite la storia e le ragioni costitutive dei criteri di ordinamento della «Raccolta», sulle quali i due curatori hanno fondato il loro lavoro di riordino. Seguono quattro sezioni in cui si dà conto dei quattro grandi fondi intestati alle rispettive persone.

Giorgio Panizza-Barbara Costa, L’Archivio Verri, Milano, 1997

Il volume presenta il primo esito dello studio e del riordino dell’Archivio Verri svolto dagli autori per incarico della Fondazione Mattioli. Delineata la storia della famiglia Verri, viene ricostruita la storia dell’Archivio e dei suoi diversi ordinamenti, a partire dai quali sono stati determinati i criteri di riordino seguiti dai due studiosi. Sono quindi descritte le prime due parti dell’Archivio compiutamente ordinate e schedate: l’«Archivio di famiglia» e i «Carteggi», con un approfondimento sulla corrispondenza tra i due fratelli Pietro e Alessandro, che si distingue per essere la più ricca e di maggior interesse. In appendice è fornito un prospetto delle cartelle dell’«Archivio di famiglia» e l’elenco delle lettere di Alessandro e Pietro Verri dal 27 luglio 1768.